IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto che il consiglio comunale di Ragalna (Catania), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 16 giugno 1991, presenta forme di infiltrazione e di condizionamento da parte della criminalita' organizzata, rilevate dalla relazione inoltrata dal prefetto di Catania; Constatato che tali forme di condizionamento compromettono la libera determinazione dell'organo elettivo ed il buon andamento dell'amministrazione comunale di Ragalna, nonche' il regolare funzionamento dei servizi alla medesima affidati, determinando la deviazione dell'amministrazione locale dai criteri di legalita'; Constatato, altresi', che la contiguita' di alcuni amministratori con la criminalita' organizzata e la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti dalla medesima operati arrecano grave pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica e determinano lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi gestionali; Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Ragalna, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva; Visto l'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221; Visto il decreto-legge 19 ottobre 1993, n. 420; Vista la proposta del Ministero dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 12 novembre 1993, alla quale e' stato debitamente invitato il presidente della regione siciliana; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Ragalna (Catania) e' sciolto per la durata di diciotto mesi.